Comportamento dinamico di una
vettura
Distribuzione e
trasferimento dinamico dei carichi.
La ripartizione del carico sugli assi e sulle singole ruote
dipende direttamente dalla posizione del baricentro, un
punto immaginario in cui si considera concentrata tutta la
massa di un corpo. Quando sentiamo dire che il peso di un
autoveicolo e‘ distribuito, per esempio, 60% sull’asse
anteriore e 40% sul posteriore, tale dato è riferito al
veicolo in sosta o mentre procede in rettilineo a velocità
costante, ma durante la marcia l’autoveicolo raramente si
trova in queste condizioni“ideali.”
La posizione del baricentro, definita dalle
caratteristiche geometriche (altezza, lunghezza,
larghezza) e dalla disposizione delle singole masse
del veicolo (motore, passeggeri, bagagli, ecc.), può
variare in conseguenza dei trasferimenti di carico
indotti dalla forza centrifuga (curve o dossi) o
dall’inerzia (frenata o accelerazione). Al
carico“statico” sulle ruote dovuto al peso
dell’autoveicolo, dei passeggeri e dei bagagli, si
andrà quindi a sommare (o sottrarre) un “carico
inerziale” che può modificare anche di molto
l’iniziale distribuzione del peso sulle quattro
ruote. |
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Per comprendere meglio il fenomeno del trasferimento
dinamico dei carichi presente in un autoveicolo e‘
necessario familiarizzare con il concetto fisico
dell’inerzia. Che cos’è l’inerzia? Essa non e‘ altro che la
caratteristica intrinseca di ogni corpo di persistere nel
suo stato, cioè la tendenza a non variare la propria
condizione di quiete 0 moto rettilineo uniforme nonostante
l’azione di forze perturbatrici. in sintesi l’inerzia
rappresenta il “desiderio” che ha ogni corpo di continuare a
fare quello che stava facendo prima: restare in quiete se
era fermo o in movimento se era in marcia.
Ognuno di noi nella vita di tutti i giorni e‘ soggetto alle
leggi fisiche e quindi inevitabilmente agli effetti
dell’inerzia. Un esempio banale, ma chiarificatore, lo si
può riscontare viaggiando in piedi in un autobus. Quando
l’autobus frena bruscamente noi veniamo sospinti in avanti,
manifestazione evidente dell’inerzia che il nostro corpo
possiede: eravamo in movimento insieme all’autobus prima che
l’autista frenasse e quindi tendiamo a rimanere in
movimento.
Se i nostri corpi non fossero dotati di inerzia,
sull’autobus non servirebbero i classici appigli dove
reggersi durante il tragitto perché non subiremmo
alcuna“spinta.
La frenata stessa dell’autobus può essere vista come una
“lotta” tra l’impianto frenante che cerca di arrestare la
grande massa del veicolo e la sua inerzia che invece tende a
mantenerlo in movimento. Compreso il concetto di inerzia, la
sua estensione al trasferimento dinamico dei carichi in un
autoveicolo e‘ immediata. Immaginiamo nuovamente l’autobus
in frenata: abbiamo detto che noi passeggeri siamo spinti in
avanti, ma insieme a noi anche la massa dell’autobus subisce
“l’effetto inerziale” e viene quindi“spinta" in avanti.
LA“SPINTA INERZIALE” in avanti della massa
dell'autobus determinerà un sovraccarico sul- l’asse
anteriore del veicolo e un contemporaneo
alleggerimento di quello posteriore, cioè un
“trasferimento dinamico di carico”: la massa
dell’autobus andrà ad insistere maggiormente sulle
ruote anteriori rispetto alla condizione statica
(autobus fermo) o di marcia a velocità costante. Lo
stesso fenomeno avviene sulle nostre autovetture.
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In modo analogo, partendo da fermo, l’inerzia dell’
Autobus si oppone all’accelerazione (“vuole”
mantenerlo fermo) e i passeggeri sono spinti
all’indietro così come la massa stessa dell’autobus.
Conseguentemente, ora sono le ruote posteriori a
caricarsi e le anteriori ad alleggerirsi. [identico
effetto si riscontra sulla nostra autovettura.
Essendo il corpo vettura montato su elementi
elastici quali sono le sospensioni, l’effetto
immediato di un aumento di carico sull’asse e‘ lo
schiacciamento delle corrispondenti sospensioni e il
conseguente abbassamento della vettura sull’asse. |
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Anche durante la percorrenza
di una curva sono avvertibili gli effetti dei trasferimenti
di carico: come e‘ noto gli occupanti di una autoveicolo che
sta curvando sono spinti verso l’esterno della curva dalla
Forza Centrifuga, che e‘ una manifestazione particolare
dell’inerzia, perchè le loro masse vorrebbero proseguire su
una traiettoria rettilinea. La massa dell’autoveicolo sarà
sospinta verso l’esterno della curva insieme ai suoi
occupanti provocando il sovraccarico delle ruote esterne e
la compressione delle corrispondenti sospensioni (Figura
12).
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Bisogna ora tener presente che la distribuzione del
carico sulle ruote influisce direttamente
sull’aderenza dei pneumatici sul manto stradale e
sull’intensità delle forze (centrifughe, inerziali
...) durante la percorrenza delle curve. Quindi,
differenti distribuzioni di carico determinano
grandi variazioni di comportamento dell’autovettura
che possono condurre a situazioni di pericolo se non
adeguatamente previste e corrette. |
Figura 12. Rollio |
L’entità del trasferimento di carico e‘ determinata
ovviamente dall’intensità delle accelerazioni o
decelerazioni a cui è sottoposto il veicolo, ma e‘
condizionata anche dalle caratteristiche geometriche
del veicolo. A parita‘ di accelerazione e
decelerazione. trasferimenti sono più evidenti in
veicoli con baricentro elevato E interasse corto, al
contrario diminuiscono se il baricentro e‘ basso o
l’interasse lungo. |
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